medicina rigenerativa in chirurgia plastica

Il Dott. Soresina illustra quali sono i campi della Medicina Rigenerativa in Chirurgia Plastica che possono essere offerti ai pazienti del nostro Centro

Lipofilling (o Innesto di Tessuto Adiposo) e terapia con cellule staminali adipose

Lo sviluppo ed il perfezionamento di tecniche per trasferire il tessuto adiposo in modo assolutamente poco invasivo da una parte all’altra del corpo ha comportato un significativo passo avanti nella Medicina Rigenerativa. Il tessuto adiposo è una fonte importante di cellule staminali mesenchimali adulte. Scoperte da chirurghi plastici, le cellule staminali derivate dal tessuto adiposo sono facili da isolare dal grasso ed hanno così rivoluzionato molte procedure ricostruttive (ricostruzione mammaria, trattamento di brutte cicatrici, esiti ustioni, ferite che non guariscono, difetti di volume ecc ecc).

Guarigione delle ferite difficili

Le ferite difficili (con scarsa o nulla tendenza alla guarigione) rappresentano un obiettivo primario per le strategie di ingegneria tissutale e Medicina Rigenerativa. Per guarire questo tipo di ferite, si possono utilizzare diverse medicazioni avanzate affiancate da sostituti dermici o cutanei (fino ai composti di cellule viventi coltivate in laboratorio). Sono stati inoltre studiati fattori di crescita per velocizzare e migliorare la guarigione delle ferite. Un altro significativo passo in avanti nella terapia rigenerativa delle ferite lo hanno fatto i dispositivi a pressione negativa (VAC terapia), che sfruttano questo gradiente pressorio e forze micro-meccaniche per stimolare la guarigione delle ferite.

Ricostruzione mammaria

Una vera e propria rivoluzione l’hanno portata anni fa gli espansori tissutali impiantati dopo mastectomia; più recentemente invece sono state sviluppate tecniche di utilizzo di cellule staminali prelevate dal tessuto adiposo della paziente per rigenerare i difetti di volume di una mammella operata.

rigenerazione nervosa

Oggi sono a disposizione protocolli di rigenerazione e di ripristino della funzione dopo una lesione nervosa. Si possono utilizzare speciali fattori di crescita per stimolare la guarigione dei nervi, oppure specifici biomateriali che servono come guide per dirigere la crescita delle nuove fibre nervose.

cura delle ustioni

Qui abbiamo a disposizione scaffold proteici per generare lo strato dermico, o lo strato più profondo della cute.

Trattamento delle cicatrici

Come chirurgo plastico conosco molto bene la biologia della formazione delle cicatrici ed i segnali molecolari che ne influiscono la guarigione. Le terapie rigenerative in questo campo utilizzano dispositivi basati sul rilascio di energia, come il laser, per migliorare la cicatrizzazione delle ferite.

Generazione di nuova cute mediante espansione tissutale

Questa tecnica permette di ottenere tessuto cutaneo in quantità necessaria a ricostruire una determinata area corporea, ottenendo così il miglior risultato estetico e funzionale. Tramite un palloncino impiantato sottocute, si può aumentare il quantitativo di pelle a nostra disposizione ed utilizzarla per coprire qualsiasi difetto. Questa tecnica è alla base della ricostruzione mammaria e del trattamento di molte malformazioni congenite (es. nevi giganti, malformazioni vascolari...).

Trapianto di mano e viso

Questi due ambiti fanno parte della frontiera più spinta della Medicina Rigenerativa moderna. La maggior parte delle persone non è a conoscenza di questo fatto, ma il primo trapianto di organo umano di successo è stato eseguito da un chirurgo plastico, il Dr. Joseph Murray. Egi ha eseguito il primo trapianto di rene nel 1954. I Chirurghi Plastici, sulla sua scia, hanno sviluppato numerose conoscenze che hanno portato ai moderni trapianti di mani e viso a seguito di gravi traumi o altri processi patologici che ne causano la perdita. Attualmente questi pazienti vengono sottoposti a terapia cellulari per controllare la risposta immunitaria e ridurre la necessità di farmaci immunosoppressivi tossici.

Interfacce bioprotesiche (collegamento tra uomo e macchina)

Questa branca futuristica della Medicina Rigenerativa è diretta allo studio di metodi di connessione delle terminazioni nervose con arti artificiali. Sensori posizionati sulla pelle rilevano segnali e li trasmettono a un computer che controlla l'arto artificiale.